Christopher Kent Mineman - Didattica in rete

Struttura anatomica

L'orecchio è l'organo dell'udito e dell'equilibrio. è formato da tre parti (orecchio esterno, medio e interno), per lo più racchiuse nell'osso temporale. L'orecchio esterno è la parte dell'apparato uditivo posta esternamente al timpano o membrana timpanica. Comprende il padiglione auricolare (la parte esterna dell'orecchio), che continua con il condotto uditivo esterno, lungo circa 3 cm, il quale termina con la membrana timpanica. L'orecchio medio si trova dietro il timpano e contiene l'apparato per la conduzione delle onde sonore all'orecchio interno. è una cavità che si estende per circa 15 mm verso l'alto e orizzontalmente. Comunica direttamente con la faringe attraverso la tromba di Eustachio, la quale permette il libero passaggio dell'aria; in questo modo viene mantenuta la stessa pressione sulle due facce della membrana del timpano, che così può vibrare. L'orecchio medio è attraversato da tre ossicini articolati fra loro a formare una catena: il martello, l'incudine e la staffa, che collegano dal punto di vista uditivo il timpano all'orecchio interno, pieno di un liquido gelatinoso. L'orecchio interno è la sede degli organi dell'udito e dell'equilibrio, a cui sono distribuiti i rami del nervo acustico. Tutti i canali sono comunicanti e pieni di un liquido gelatinoso, detto endolinfa.


Orecchio esterno

Lèorecchio esterno è costituito dal padiglione auricolare, che convoglia i suoni, e dal condotto uditivo, che trasmette al timpano le onde sonore sotto forma di variazioni di pressione atmosferica e blocca le impurità intrappolandole nel cerume appositamente secreto.

E' composto essenzialmente dal padiglione auricolare (o pinna) e dal canale uditivo, chiuso nella parte interna dalla membrana del timpano, che lo separa dall'orecchio medio. La forma del padiglione auricolare modifica il segnale di ingresso amplificando od attenuando certe frequenze. Dato che la geometria del padiglione auricolare, o meglio di tutto l'organo uditivo, è individuale, si spiega perché la sensazione uditiva è diversa da individuo a individuo. La forma e la lunghezza del condotto uditivo portano, invece, ad un'amplificazione delle frequenze centrate attorno ai 3000 Hz. L'effetto combinato delle due parti dell'orecchio esterno e della posizione del capo determina l'amplificazione del segnale in ingresso di circa 10 - 15 dB nella banda di frequenza compresa tra i 2000 e i 4000 Hz. Questo fenomeno spiegherebbe perché i primi sintomi dell'ipoacusia (innalzamento della soglia uditiva) avvengano nella banda di terzi d'ottava centrata sui 3000 Hz.

Orecchio medio

Il timpano separa l'orecchio esterno da quello medio, comprendente la tuba d'Eustachio e tre ossicini vibranti (martello, incudine e staffa). L'orecchio interno è formato infine dalla coclea e dai canali semicircolari. Da qui, attraverso il nervo acustico, gli stimoli uditivi raggiungono il cervello.

L'orecchio medio è una cavità di circa 1,5 cm cubici.  La forma degli ossicini è tale da moltiplicare la forza trasmessa dal timpano da 1,3 a 3 volte. Inoltre misure eseguite hanno verificato che il rapporto tra l'area del timpano e quella della finestra ovale varia da 15 a 30 volte. In definitiva la pressione acustica che agisce sul timpano può venir amplificata fino a 90 volte. Sono presenti anche due muscoli: il muscolo tensore del timpano, attaccato al martello, e il muscolo stapedio, attaccato alla staffa.Il primo interviene per aumentare eventualmente l'acuità uditiva, mentre il secondo protegge il sistema da rumori troppo intensi. Purtroppo il tempo di intervento del muscolo stapedio si aggira sul secondo; in tal modo l'uomo non possiede una protezione efficace contro i rumori impulsivi.

Orecchio interno


Orecchio: struttura anatomica


L'orecchio interno è un labirinto di canali a spirale pieni di liquido, deputati a funzioni uditive e di equilibrio. Le vibrazioni sonore, amplificate dalle ossa dell'orecchio medio, vi si propagano facendo vibrare microscopiche ciglia. Queste stimolano le fibre nervose collegate al nervo acustico, che infine trasporta gli stimoli uditivi al cervello. Posteriormente i canali semicircolari, sensibili alla gravità, all'accelerazione, al movimento e alla posizione della testa, sono responsabili del senso dell'equilibrio.