RETICOLO DI DIFFRAZIONE
Il reticolo di diffrazione è, fondamentalmente, uno schermo opaco
con un grande numero di fenditure (dell'ordine di centinaia al mm), generalmente
uguali, parallele ed equidistanti.
La luce, collimata da una fenditura parallela a quelle del reticolo, illumina
quest'ultimo. Una lente convergente crea un'immagine del reticolo su uno
schermo.
La luce diffratta da ogni fenditura, viene ad interferire sullo schermo.
Si hanno così massimi e minimi d'intensità. I massimi principali
si osservano in direzioni che formano con l'asse ottico angoli n vedi
figura) tali che:
essendo l la lunghezza d'onda della luce incidente e h la distanza tra
le fenditure; mentre i minimi si osservano per angoli q k dati dalla relazione:
essendo N il numero delle fenditure. Si capisce, allora, che al crescere
di N e al diminuire di h si ottengono massimi sempre più netti
perché più distanziati e perché separati da un
sempre maggior numero di minimi.