Christopher Kent Mineman - Didattica in rete

Onde di de Broglie

Gli elettroni , i protoni e i neutroni sono particelle:

essi sono componenti degli atomi, che si combinano per formare gli oggetti presenti nell'Universo. Perciò queste entità atomiche devono avere massa, volume.... , non importa quanto piccole.

Ma con la scoperta che la luce ha una natura duale (ondulatoria e corpuscolare) il fisico francese Louis-Victor de Broglie pensò che le particelle potessero benissimo comportarsi come onde e nel 1927associò ad ogni particella una lunghezza d'onda pari a:

con
m è la massa della particella v è la velocità della particella

Questa lunghezza d'onda viene chiamata:

Lunghezza d'onda di de Broglie

Questo concetto venne accolto con scetticismo perché fino ad allora non si era mai osservato un comportamento ondulatorio di una particella elementare. Ma quattro anni dopo la proposta di de Broglie si scoprì che gli elettroni potevano essere diffratti e produrre figure di diffrazione, qualcosa insomma che può essere spiegato solo col modello ondulatorio.

In questo modo possiamo collegare il concetto di lunghezza d'onda al concetto di fotone, come già fatto sia per l'effetto Compton che per l'effetto fotoelettrico.

In tale contesto si può spiegare il comportamento dell'elettrone nel microscopio elettronico.